
La direzione arbitrale di Giovanni Ayroldi nel match tra Milan e Fiorentina è stata caratterizzata da decisioni equilibrate in una partita intensa e ricca di occasioni. Il fischietto molfettese, sotto gli occhi attenti del designatore Rocchi, ha gestito con buona personalità una sfida che si preannunciava complicata sin dalle prime battute.
MOMENTI CHIAVE DELLA DIREZIONE
Il primo episodio contestato è arrivato sul finire del primo tempo, quando Ayroldi ha annullato una rete di Ranieri della Fiorentina per un fallo precedente su Pulisic. L’arbitro ha correttamente lasciato proseguire l’azione prima di fischiare l’irregolarità, applicando il vantaggio come previsto dal regolamento. La decisione, seppur dolorosa per i viola, appare corretta nelle dinamiche di gioco.
La gestione disciplinare ha visto i cartellini gialli estratti con criterio, in particolare nei confronti di Dodo e Theo Hernandez per reciproche scorrettezze, cercando di prevenire l’escalation di tensione in un match definito “caldo” dagli osservatori.
EPISODIO CONTROVERSO
Non è mancato un momento di discussione al 55′ minuto, quando Walker (già ammonito) ha spintonato Gudmundsson durante un tentativo di inserimento su un retropassaggio verso Maignan. Secondo alcuni analisti, l’intervento avrebbe potuto essere sanzionato con un calcio di rigore e un secondo cartellino giallo per il difensore, ma Ayroldi ha optato per una valutazione più clemente dell’episodio.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
Nonostante qualche imprecisione, la direzione di Ayroldi viene considerata positiva dagli esperti. Ha mantenuto il controllo di una partita molto aperta, con squadre allungate e numerose occasioni da gol. La sua gestione ha contribuito alla fluidità del gioco, privilegiando lo spettacolo quando possibile.
Il match si è concluso con un pareggio che serve poco ad entrambe le squadre: il Milan resta lontano dalla zona europea, mentre la Fiorentina spreca l’opportunità di capitalizzare su un doppio vantaggio.
La votazione media assegnata alla prestazione di Ayroldi si attesta sul 6,5, un voto che riconosce una prestazione solida, senza particolari sbavature, in un contesto di gioco non semplice.